I trampoli sono dei “pezzi di legno” raffinati, che colpiscono gli spettatori e che mettono a dura prova i sensi di chi li utilizza. Anche se la pratica permette di realizzare sequenze difficili e di sviluppare un certo virtuosismo, non bisogna dimenticare che essi sono il mezzo, non il fine. In altri termini, devono scomparire per lasciare spazio all’attore. Lavorare sui trampoli significa essere immediatamente visibili (condizione necessaria per gli spettacoli che si svolgono per strada e non su un palcoscenico rialzato).
In secondo luogo, il lavoro sui trampoli è collegato alla sproporzione, condizione che obbliga l’attore ad utilizzare il proprio strumento corpo/voce amplificando e dilatando le azioni e l’emissione vocale. Uno spettacolo sui trampoli deve tener conto di entrambi gli elementi: la visibilità e la dilatazione. Non è sufficiente fermarsi al primo dei due, in quanto è indispensabile avere coscienza della sproporzione del corpo dell’attore.
Il seminario è aperto a principianti (per i principianti è necessario saper camminare), intermedi e avanzati
Strumenti di Lavoro per Principianti
Strumenti di Lavoro per Intermedi e Avanzati
Bibliografia
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