Artaud definisce l’attore un «atleta del cuore» che non può mettere in campo solo il suo mestiere e le sue tecniche ma deve necessariamente impegnare tutto se stesso.
La dimostrazione spettacolo inizia con il Kathakali, il teatro danza classico indiano costituisce il punto di partenza per uno sviluppo della ricerca a più ampio raggio e per la creazione di ponti tra oriente e occidente. I danzatori di Kathakali apprendono quest’arte sin da bambini, sottoponendosi ad un lungo e faticoso apprendistato per essere riconosciuti come attori solo dopo i quarantanni; gli attori occidentali dei nostri giorni, in linea generale, si avvicinano invece alla recitazione in età adulta. Il teatro orientale apparentemente così distante dalla nostra cultura, pone l’accento su alcuni elementi guida che ritroviamo anche nella tradizione teatrale occidentale.
Dal 2000 il Teatro dell’Albero ha avviato un percorso di studio e diapprofondimento dell’arte attoriale nel XX secolo, prestando attenzione, in particolare, ai gradi attori della tradizione teatrale italiana. Un modello, in tal senso, è rappresentato da Eduardo De Filippo. Egli non ha direttamente incontrato l’oriente, ma nella sua arte attoriale si rintracciano quelle linee guida e quei principi che accomunano tanto il teatro orientale che occidentale e che possiamo sintetizzare in dissociazione e ritmo (elementi facilmente riscontrabili in tutti i grandi attori della tradizione teatrale occidentale).
Dimostrazione spettacolo sul lavoro di ricerca del Teatro dell’Albero relativamente all’arte attoriale in Oriente e in Occidente.
La dimostrazione spettacolo è così articolata:
Durata: 1 ora e 30 minuti.
©Teatro dell'Albero - C.F./P.I. 02829160163
Via Falloppio 8, 20131 Milano - site by Progetti Astratti